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Ora legale, lancette avanti tra benefici e possibili disagi

Con l’avvento del mese di marzo, a salutarci oltre all’inverno, è l’ora solare. Alle ore 2, della notte compresa tra sabato 28 e domenica 29 marzo, entrerà in vigore l’ora legale, portando avanti le lancette degli orologi di un’ora (di fatto, quindi, saranno le 3 di notte).

La storia. In Italia l’ora legale è stata introdotta nel 1916, a causa soprattutto del travagliato contesto economico in cui vigeva il nostro paese.  E  da quell’anno,  il passaggio dall’una all’altra è diventato consueto. In precedenza, il giorno del passaggio di ora veniva stabilito di anno in anno, mentre oggi, in attuazione di una direttiva europea, è stato fissato convenzionalmente all’ultima domenica di marzo. E il ritorno all'ora solare all'ultima domenica di ottobre.

I vantaggi. In termini di consumi energetici, il cambio di orario consente notevoli risparmi. Secondo Terna, operatore di reti per la trasmissione di energia, lo scorso anno l’ora legale ha fatto risparmiare agli italiani 91 milioni di euro. Grazie proprio a quell’ora quotidiana di luce in più, che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 549,7 milioni di kilowattora, un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 205 mila famiglie.

Non solo benefici. Secondo gli esperti l’ora legale, però, può comportare anche alcune “controindicazioni” tra le quali: alterazioni del sonno, stanchezza, difficoltà di concentrazione, stress psicologico e cardiovascolare. Le persone che potrebbero maggiormente risentire del cambio dell’ora sono coloro che hanno una salute cagionevole o di natura più vulnerabili, come i pazienti cardiaci e chi ha disturbi del sonno e dell’umore. 

Gli italiani la preferiscono legale. Secondo un sondaggio del 2008 della Codacons, l’80% degli italiani prediligerebbe l’ora legale, e si sarebbe espresso a  favore di un pensionamento di quella solare;  non solo perché si avrebbe il vantaggio di recuperare l’ora di luce anche di inverno, ma anche per evitare il disagio legato all’aggiustamento dell’orario: aggiornamento sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, agende elettroniche, etc…

L'ora legale rimarrà in vigore fino a domenica 25 ottobre 2015, quando alle 3 di notte dovremo spostare le lancette indietro di un'ora. 

 

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